martedì 7 dicembre 2010

E' iniziata la campagna elettorale.

Domenica, insieme, due tragedie e due titoli strillati da tutti i giornali: marocchino rapisce e uccide la ragazzina di Bergamo, lo inchioda un'intercettazione; marocchino drogato e senza patente massacra sette ciclisti a Lamezia. Oggi si legge (ma poco più che in un trafiletto) che uno la patente ce l'aveva, e che l'altro non c'entra nulla... l'intercettazione era stata tradotta male. E io penso: è iniziata la campagna elettorale.
Questo, il punto di partenza. Qualcuno potrebbe obiettare (senz'altro qualcuno lo farebbe rabbiosamente, in un luogo più affollato) che insomma, qui si sta a spaccare il capello in quattro, ma resta la spaventosa strage di sette uomini uccisi, e per il momento anche l'accusa di guida in stato di alterazione da stupefacenti.
Benissimo, parliamone. L'altra sera ero rimasto molto colpito da un servizio, in tv, non so più in che canale: il fratello del guidatore dell'auto era andato spontaneamente a cercare la troupe del TG per contestare la notizia e dire che non era vero suo fratello fosse senza patente. Ce l'aveva la patente, e infatti l'uomo ne recava con sé una fotocopia. Il giornalista è parso per un attimo interdetto, ma non ha fatto quello che mi sarei aspettato, anzi quel che il suo ruolo gli imponeva: filmare quella patente in fotocopia, e mostrarla, se così stavano le cose. Quella era la notizia. Invece no, ha fatto parlare maldestramente l'uomo, non ritratto in volto, e gli ha chiesto della droga. Lui ha assicurato che no, suo fratello niente, lui neanche sigarette, lui no droga. Perfetto, ho pensato io. E chi ci crede?
Ma è sottile, sapete, questa cosa. Sottile davvero. Diamo pure la parola al fratello marocchino del marocchino assassino, lasciamogli dire che no fuma neanche sigarette, così dietro quell'indimostrabile affermazione, che tutti prenderanno alzando le spalle, come la consueta bugia sfacciata di questi arabi mentitori nati, se ne va anche l'altra, più pericolosa perché sostenuta da una prova. La patente, valida. Fotocopia in mano. Non la riprendere però, mi raccomando.
Torniamo ai sette morti. Le immagini erano spaventose. Ma a me una cosa è subito suonata strana. La Mercedes. Una bella macchina, nuova, costosa. Aspetta. Qui il quadro stona. Il marocchino tossico e senza patente sulla Mercedes ci potrà andare solo se l'ha rubata. Ma invece no, in tv non ci dicono che l'abbia rubata. Uhm...
Allora aspetta, quanti anni ha questo generico "marocchino"? Trenta? Cinquanta? No, ventidue. E di che droga era pieno? Crack? Cocaina? Eroina? No, positivo alla cannabis. Ah...
Non mi si deve fraintendere, la cosa è serissima, è una tragedia nella tragedia, e io non sto scherzando. Ma voglio dirlo chiaro e tondo. Un ragazzo di ventidue anni, oggi, in giro per l'Italia, che non sia positivo alla cannabis, è probabilmente un caso più unico che raro. E la patente ce l'aveva.
Insomma, questo tizio ha fatto una strage senza precedenti, ha scritto una delle pagine più sanguinose sulla strada degli ultimi anni, e lo ha fatto probabilmente per una criminale avventatezza nella guida. In più, era uno che si fumava le canne, il che non significa affatto che quella manovra da pazzo l'abbia fatta sotto l'effetto di qualcosa. C'è un mucchio di gente che guida spericolata anche in condizioni di perfetta sobrietà.
Ora, questi sono i veri fatti. Un ragazzo di ventidue anni ammazza sette persone perché è un irresponsabile totale con la Mercedes. Il titolo diceva "Marocchino drogato senza patente ammazza sette persone". A me la differenza sembra enorme.
Per non parlare di quell'altro povero cristo, che sono andati ad acchiapparlo in mezzo al mare, come con un arrembaggio da pirati, scambiando per fuga delle vacanze già da tempo programmate, e interpretando due madonne dette al telefono per una confessione di colpa. Ma qualcuno a questo ragazzo, che a tutta italia (e uso la minuscola, qui ci vuole) immediatamente è stato venduto come il rapitore e l'assassino di Yara, sì da generare immediatamente la scesa in piazza di quel pericoloso demente con il cartello "occhio per occhio", e altri simili decerebrati, a quel ragazzo, dico, qualcuno chiederà almeno scusa?
Temo di no, perché comunque è un extracomunitario.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimo....se mi dai il permesso lo inserisco nel mio FB...

Matte

alonso ha detto...

ma certo, ci mancherebbe!

un|marco ha detto...

e io sono uno di quelli che ha letto questo post grazie a Matte. Complimenti, davvero, è una riflessione amara ma ahimé molto vera. Purtroppo vedo che ad avere la capacità di avere dei dubbi e di diffidare della macchina della propaganda siamo sempre meno, in italia (minuscola d'obbligo)... sul caso in se' hai ragione da vendere, è una tragedia nella tragedia, ma ormai l'italia ha da tempo superato ogni categoria, dal grottesco all'agghiacciante.