sabato 11 settembre 2010

Dedicato a Guido Morselli


Finalmente è on line Morselliana, il numero monografico della "Rivista di studi italiani", (http://www.rivistadistudiitaliani.it/rivista.php?annonum=2009e2), che ha voluto dedicare un nuovo contributo di studi allo scrittore bolognese-varesino.
Nel volume pensato e curato dal bravo Alessandro Gaudio, volume che forse diventerà anche un libro cartaceo, ma che per ora è liberamente scaricabile in pdf dalla rete, si leggono molti studi importanti, sia di critici di fama come Rinaldo Rinaldi, Valentina Fortichiari, e altri, sia di più giovani, accademicamente parlando, ma non meno valenti. In particolare, vale davvero la pena leggere il bellissimo, appassionante e densissimo saggio che Maria Panetta, dell'Università di Roma "La Sapienza", ha dedicato al poco noto (perché impervio) Fede e critica, rinvenendovi, tra l'altro, la lontana genesi e il senso più autentico del libro maggiormente noto (e forse meno inteso) di Morselli, Dissipatio H.G.
Quanto al sottoscritto, dirò solo che ho cercato di apporre un punto di vista integrativo e innovativo al romanzo a me più caro di Morselli, Contro-passato prossimo. I pochi lettori del mio blog capiranno facilmente perché, sapendomi appassionato da sempre della storia del primo conflitto mondiale. I tanti (o forse pur sempre pochi) lettori del varesino, infatti - parlo di lettori-critici - a mio parere avevano ignorato in blocco un aspetto per me macroscopico, ossia la presenza, nel romanzo, del giovane Rommel. Non nel senso che non lo avevano rilevato; sarebbe stato impossibile. Ma non si erano posti la domanda: perché Rommel? E' un nome preso a caso dalla storia? E' un nome preso perché a portata di mano, facile, famoso? A mio parere no. Ed è quello che ho cercato di spiegare.